I masselli in cemento, detti più comunemente autobloccanti, sono ormai diventati la soluzione più usata per la realizzazione di pavimentazioni esterne.
A seguito della continua ricerca ed innovazione da parte delle case produttrici, i livelli di finitura di tali manufatti hanno raggiunto una qualità impensabile fino a qualche anno fa, ed ormai alcuni modelli possono far concorrenza alle pavimentazioni in pietra o mattoni.
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ULTIMI ARTICOLI
Pavimentazioni per esterni. Come scegliere?
Quali caratteristiche tecniche deve avere un pavimento per esterni?
- Devono essere impermeabili.
- Devono essere antigelo e antiscivolo.
- Devono essere resistenti ai carichi.
- Devono essere resistenti agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura.
- Non devono avere propensione alle muffe e alle macchie.
Come scegliere una pavimentazione per esterni
Come si prepara una pavimentazione in autobloccanti
- La prima fase consiste nella valutazione del terreno su cui va posata la pavimentazione: deve essere compatto, ghiaioso, non deve contenere argilla o terra di coltura. Se il terreno esistente è ottimale occorre procedere con uno sbancamento di 18/20 cm. Dal piano finito della pavimentazione seguendo la conformazione delle pendenze e rullare con rullo compressore a più passate. Spesso ci sentiamo dire che il sottofondo magari attualmente in ghiaia è compatto poichè nel corso degli anni è stato continuamente caricato con ghiaia o petrischi vari, ma generalmente la parte compattata è di soli 15/20 centimetri ed è proprio la parte che andiamo a scarificare facendo poi emergere il terreno non idoneo.
- Si posano poi le bordure laterali ove occorrano per il contenimento della pavimentazione e si predispongono le tubazioni e le griglie per la raccolta delle acque piovane.
- Si passa poi al livellamento con stabilizzato preferibilmente di cava per riportarlo fino ad una quota di 10cm circa dal piano finito e rullare. Terminata la fase di preparazione si lascia assestare in modo naturale attraverso le pioggie o artificialmente irrigandolo per un periodo di tempo che viene valutato in base alla tipologia degli scavi eseguiti.
- Successivamente si stende il pietrisco con pezzatura che va da 3 mm a 6 mm circa, livellato con stadie manualmente ed infine si puo’ procedere alla posa della pavimentazione.
- Terminata la posa e dopo aver realizzato i tagli laterali, messo in quota i vari sigilli all’interno della pavimentazione, si compattano i masselli con piastra vibrante e si procede allo spolvero si sabbia essiccata (litta) che va poi tenuta sopra la pavimentazione per 15/20 giorni fino al completo allettamento nelle fughe della pavimentazione.
Autobloccanti anticati
Autobloccanti
- gli autobloccanti monostrato o monoimpasto
- gli autobloccanti doppio strato o doppio strato quarzo.


Masselli di calcestruzzo

Porfido

Cubetti
I cubetti sono sicuramente il tipo di pavimentazione in porfido più utilizzato in particolare per pavimentazioni ad uso pedonale, per strade e per ricreare le pavimentazioni dei centri storici. Essi uniscono un elevato contenuto estetico e tecnologico e sono adattabili ad ogni tipo di ambiente e temperatura. I cubetti di porfido da pavimentazione sono di forma cubica irregolare, ottenuta per spaccatura meccanica. I cubetti si presentano con una superficie superiore a piano naturale di cava e si trovano in pezzature a seconda delle esigenze di carattere statico ed estetico. Questi sono degli elementi che vengono usati, per la maggior parte delle volte, per le comuni pavimentazioni esterne che troviamo in giro. Tali elementi presentano un’ottima resistenza all’usura, un buon coefficiente d’attrito e sono adattabili in base alle diverse situazioni di arredo urbano.Messa in posa dei cubetti di porfido
I cubetti vengono posati su uno strato di sabbia che varia dai 4 cm ai 6 cm ed in seguito vengono costipati con acqua ed una macchina apposta che li batte e li rende molto più fissi al terreno. Per concludere la posa del porfido, vengono sigillati i giunti, solitamente con della boiacca cementizia, che serve per tenere più uniti i cubetti e per evitare la fuoriuscita della sabbia sottostante. Esistono molte geometrie di posa per il porfido, ma la più usata e la più adatta per la costruzione di strade di transito è quella degli archi contrastanti. Tali archi permettono di assorbire meglio le sollecitazioni e le spinte derivanti da grossi carichi e dai mezzi che passano sopra. Tutti i migliori materiali certificati e i marchi più prestigiosi di prodotti per la pavimentazione industriale, la pavimentazione di esterni e autobloccanti, la pavimentazione in pietra si possono trovare presso il magazzino di Martinelli s.n.c. a Somma Lombardo. Anche i migliori servizi di pulizia pavimenti e videoispezioni di tubi e fognature si possono trovare presso il magazzino di Martinelli s.n.c. a Somma Lombardo. Martinelli s.n.c. Via Alberto da Somma, 26 Somma Lombardo Varese Italia +39 0331 255119Pavimenti esterni
Perchè si formano gli avvallamenti nelle pavimentazioni?
Nel precedente articolo abbiamo parlato di come realizzare una perfetta pavimentazione in autobloccanti, questo anche e soprattutto per evitare degli spiacevoli inconvenienti come ad esempio buche o dissestamenti della pavimentazione stessa. Scopriamo cosa accade.
Gli avvallamenti nella pavimentazione sono dovuti all’ assestamento del terreno dopo la preparazione del sottofondo o agli scavi eseguiti per la posa delle tubazioni e dei pozzetti. Inoltre i terreni “morbidi” composti da terreni argillosi, terra di coltivo ecc. durante il periodo invernale con il gelo tendono aumentare il volume della terra in quanto l’acqua assorbita dal terreno si gonfia andando a deformare la pavimentazione sovrastante. Con il disgelo la pavimentazione ritorna allo stato naturale, ma non riposizionandosi più allo stato preciso prima del gelo, lascia delle deformazioni sulla pavimentazione. Per questo è importante valutare bene lo stato del terreno prima della preparazione del sottofondo, nel caso scarificare almeno 40 cm. il terreno naturale e sostituirlo con mista di cava o materiale frantumato proveniente dal recupero dei materiali di costruzione, rullare a più passate e bagnare abbondantemente fino ad assestamento avvenuto prima di posare la pavimentazione. Questo procedimento inoltre vale per tutti i tipi di pavimentazioni esterne.
